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Tentata estorsione e furto aggravato a Lecce: arrestati due uomini

Tentata estorsione e furto aggravato a Lecce: arrestati due uomini
Una volante della polizia

Nel pomeriggio di ieri, la Polizia di Stato di Lecce ha arrestato due uomini di origini somale e marocchine, rispettivamente di 31 e 46 anni, per il reato di tentata estorsione in concorso. I due sono stati anche indagati per furto aggravato in concorso, in seguito a una serie di episodi che hanno coinvolto esercizi commerciali nella zona di Viale Taranto.

Minacce e tentativi di estorsione fuori da un ristorante

Intorno alle 18:10, una chiamata al numero di emergenza segnalava la presenza di due individui molesti fuori da un ristorante. I due, secondo quanto riportato, minacciavano i passanti, con uno di loro che impugnava una bottiglia di vetro.

Gli agenti della Squadra Volante sono intervenuti prontamente e hanno fermato i due uomini. Durante i controlli, è emerso che entrambi avevano numerosi precedenti penali e si trovavano in Italia senza regolare permesso di soggiorno.

Secondo il racconto del proprietario del ristorante, i due avevano minacciato verbalmente un passante per estorcergli del denaro, promettendo violenza qualora non avesse acconsentito. Quando il ristoratore era intervenuto per allontanarli, anche lui era stato minacciato di morte. I due uomini avevano poi cercato di sfondare la porta del locale, pretendendo denaro.

Un furto scoperto grazie alle telecamere

Poco prima dell’episodio in Viale Taranto, i due uomini si erano introdotti in un altro ristorante, chiedendo insistentemente cibo al cuoco. Di fronte al rifiuto, uno di loro aveva sottratto una bottiglia di prosecco, nascondendola sotto il giubbotto.

Grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza, gli agenti hanno potuto confermare che gli uomini fermati erano gli stessi autori del furto.

Misure adottate e ulteriori accertamenti

I due uomini sono stati arrestati con l’accusa di tentata estorsione e denunciati per furto aggravato in concorso. Su disposizione del Pubblico Ministero, sono stati trasferiti presso la Casa Circondariale “Borgo San Nicola” a Lecce.

Va sottolineato che i procedimenti giudiziari sono ancora in corso e che, in base alla legge, i soggetti coinvolti devono essere considerati innocenti fino a sentenza definitiva.