LECCE. 15 SET. Noemi non sarebbe morta a causa di un colpo di pietra alla testa. E’ quanto emerge dal primo esame con la Tac effettuato dal medico legale nella camera mortuaria dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce.
Dalla Tac e dalle radiografie non emergerebbero infatti segni di fratture scheletriche, tantomeno al cranio. Questo farebbe escludere che la giovane, sia deceduta per i colpi inferti con una pietra in testa.
Ora toccherà al medico legale cercare le cause della morte in altre lesioni presenti sul corpo della giovane, sul cui collo sono evidenti segni riconducibili a dei tagli.
Il fidanzato diciassettenne della giovane, che ha ammesso il delitto, nell’ultimo interrogatorio ha detto di averla uccisa con un coltello che la stessa Noemi aveva portato con sè.
E se da una parte il ragazzo sostiene che il piano della giovane sarebbe stato quello quello di sterminare la famiglia di lui che ostacolava il loro rapporto, dall’altra il padre di Noemi accusa il padre del fidanzato, sostenendo che ha avuto un ruolo fondamentale nell’omicidio della figlia. L’uomo è stato fermato dai carabinieri mentre si stava recando dalla famiglia del ragazzo e ai giornalisti presenti ha sostenuto come il ragazzo “sta nascondendo suo padre, lo protegge, ma quello non si salverà, ha fatto tutto lui”.
“Me l’ha uccisa, vieni fuori bastardo”, ha urlato più volte l’uomo cercando di arrivare alla casa.