GENOVA. 7 GIU. Un omaggio agli agrumi, dalla Liguria di Ligucibario®. Si suggerisce di leggerlo “regalandosi” ogni tanto uno sguardo al magnifico quadro “Natura morta con limoni, arance e una rosa” (1633) di Francisco de Zurbaràn.
FRUTTO FARMACO Agrume deriva dal medievale acrumen = agro (acer), termine che rinvia alla sensazione di aspro, percepita in bocca dalle papille fungiformi disposte lateralmente sulla lingua. Gli agrumi da sempre entusiasmano proprio per l’unione di aspro e dolce
FRUTTO TRIBUTO Le prime citazioni riguardanti gli agrumi in Cina datano attorno al 2200 a.C., essi erano un importante tributo all’imperatore, cui giungevano anche dalle regioni più periferiche, si può dire che in quella civiltà gli agrumi recitassero il ruolo che fu poi della vite in àmbito greco-romano-mediterraneo
FRUTTO FECONDITA’ L’arancia deriva forse il proprio nome dal sanscrito nagaranja = frutto prediletto dagli elefanti, termine che si mescolò al latino aurum ( = oro) per il colore luminoso del frutto, simbolo di fecondità.
FRUTTO ORNAMENTO La Sicilia è debitrice delle arance (bionde) agli arabi dei secoli IX-X, e all’estetica dei giardini, che fino a tempi recenti ornavano fittamente anche il centro di Palermo (perché gli agrumi come noto hanno piante evergreen, di bell’aspetto, e popolano tuttora i giardini botanici più “artistici”)
FRUTTO SORBETTO I califfi divennero ben presto ghiotti di sorbetti profumati, a base di neve dell’Etna, zucchero di canna e succo d’arancia
FRUTTO PORTOGALLO Mezzo millennio più tardi, trascorse le Crociate e attenuatosi il dominio delle repubbliche marinare sul Mar Nero, gli scambi soprattutto coi portoghesi, “padroni” del Brasile – ormai il ponte fra civiltà era gettato – , diedero infine altro impulso alla coltivazione
FRUTTO LIGURIA Pernambucco, Siviglia…, qualcosa crebbe bene anche in Liguria, le bionde dolci Pernambucco sono celebri nel finalese, le bionde amare Siviglia, immangiabili da crude, si trovano ad es. a Vallebona (IM)…
FRUTTO PATRIZIATO Non è casuale che il grande pittore Sandro Botticelli (1445-1510) raffigurasse alcuni aranci come sfondo per la sua “Primavera”, né che Bartolomeo Bimbi (1648-1730) “fotografasse” le arance rosse del Granducato di Toscana, né che per le piante si attrezzassero serre, le celebri “orangeries”, ovunque il clima poneva a repentaglio la loro esistenza, né infine che il finalese Giorgio Gallesio (1772-1839) dedicasse così tanto tempo alla tassonomia degli agrumi…
FRUTTO MODA …insaporisce arrosti poi anche pesci, origina le “acque ghiacce” (antesignane della granita), entra in marmellate e farmaci, innamora di sé i profumieri, sappiamo che nel ‘700 da Messina carichi redditizi salpano verso Roma, Venezia, Trieste, Inghilterra, Olanda, Danimarca, Svezia…
FRUTTO PAESAGGIO “viuzze che…mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni”. Sono parole di E. Montale, I limoni, dalla raccolta Ossi di seppia (1925)
FRUTTO RICETTA Sul mio blog, Liguricettario, l’insalata d’arance (http://liguricettario.blogspot.it/2011_05_01_archive.html ), il filetto di pesce con zafferano e arance (http://liguricettario.blogspot.it/2011/05/filetto-di-pesce-con-zafferano-e-arance_6.html ), il rollé di coniglio al basilico e spicchi d’arance (http://liguricettario.blogspot.it/2011/05/rolle-di-coniglio-al-basilico-e-spicchi_9.html ), le scorze d’arancia candite (http://liguricettario.blogspot.it/2010/11/scorze-darancia-candite_2.html )
FRUTTO SCORZA Dei limoni, l’agrume più coltivato in Italia, si utilizza soprattutto il succo, ma in passato (prima dell’avvento degli anticrittogamici…) anche le scorze, ricche d’essenze, da cui il liquore limoncino, o limoncello, le caramelle, ecc.
FRUTTO ROMA? La pianta origina dall’India e dal sud-est asiatico, mosaici e sculture fanno ritenere che la conoscessero anche i Romani al culmine dell’espansione (circa 117 a.C.), teoria che, ove confermata, “smentirebbe” il cedro come unico agrume consumato in età imperiale
FRUTTO RIVIERE Alla fine del XI secolo i commerci la approdarono a Salerno, Sanremo, Hyères…, dove trovò condizioni pedoclimatiche ideali (questa pianta è più esigente d’altre)
FRUTTO COMMERCIO Appositi Magistrati, eletti ad aprile, presiedevano alla coltivazione e vendita dei limoni, organizzandone le modalità ed irrogando sanzioni. In fase di raccolta, con anelli di ferro si misuravano i frutti, scartando gli inadatti (si veda lo studio ottocentesco di Eraldo Mussa, Gli agrumeti nell’estremo ponente ligure), queste misure fiscali andavano dai 54 ai 35 mm
FRUTTO QUALITA’ I limoni da vendita erano chiamati “alla todesca” (còlti acerbi, maturavano dentro casse viaggianti verso i mercati), viceversa i “caravana” erano limoni maturi, da vendita e consumo solo locale. Altri limoni, infine, si spremevano onde ricavare per distillazione l’agro (acido citrico), commerciato anche all’estero per bevande, tinture, come emostatico o diuretico
FRUTTO “SPECCHIO” E’ dell’Africa settentrionale (Marocco…) la tradizione dei lamoun makbouss, limoni in salamoia, pressati almeno 40 giorni in un barattolo con sale e varie spezie. Il Mediterraneo, continui dialoghi da sponda a sponda…
Umberto Curti, www.ligucibario.com
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