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Caprotti lascia 75 milioni alla segretaria, l’altra metà a 5 nipoti

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Bernardo Caprotti, inventore del supermarket in Italia ed autore del libro-denuncia Falce e carrello

MILANO. 25 OTT. Non smette mai di stupire Bernardo Caprotti, patron di Esselunga, autore di Falce & Carrello, fondatore dei supermarket in Italia. Secondo quanto risulta ai media, la segretaria Germana Chiodi, entrata a lavorare per il colosso dei supermercati appena maggiorenne nel 1968, avrebbe ricevuto in eredità circa 75 milioni di euro.

Alla storica dipendente sarebbe quindi andato il 50% del patrimonio liquido personale di Caprotti, scomparso lo scorso 30 settembre all’età di 90 anni. Mentre i cinque avrebbero ricevuto la restante metà, ossia 15 milioni di euro a testa.

Germana Chiodi, nell’ultima fase della vita in cui l’anziano fondatore di Esselunga non era più presente in azienda, aveva la responsabilità della segreteria di direzione di Esselunga e assisteva anche Giuliana (moglie in seconde nozze di Bernardo Caprotti) e la loro figlia Marina.

Secondo quanto emerso dal testamento, inoltre, ai figli di primo letto è andato circa il 30% della Supermarkets Italia, la holding che controlla Esselunga, alla moglie di seconde nozze e alla figlia Marina è andato il controllo della holding con il 70% delle quote.