I benefici effetti dell’indole meditativa

I benefici effetti dell’indole meditativa

GENOVA. 16 LUG. La citazione di Aristotele, “a volte anche il pensare danneggia la salute”, è utile a ricordare che ogni azione del riflettere contempla sempre una dose di rischio.

Può farci smarrire la via di casa. In un attimo, condurci in luoghi oscuri, pervasi da ricordi  e sensazioni che parevano superati o dimenticati. In verità, ostinatamente permanenti ed intrusivi.

Senza preavviso, per un diverso girare del vento, il pensiero incontrollabile introduce a luoghi depredati. Ne impone la frequentazione. Di colpo, risveglia dal torpore, da una condizione di quiete apparente, tuttavia gradita.

Connubio intricato di passato, presente e futuro. Di decisioni mai prese e desideri irrivelati: sepolti e sedimentati nella fossa abissale della coscienza.

A tal proposito, parrebbe utile fornire all’uomo linee guida, indirizzi coerenti con la congiunturale spending review, affinché pratichi una sana economia  anche nell’uso della mente. Per non logorarsi a causa di un uso  indiscriminato di pensiero.

Tuttavia, in linea col drammatico preambolo, non sottovalutiamo la questione, ma neppure sopravvalutiamola.

A conti fatti, l’indole meditativa ha l’onere e l’onore di condurci lontano,  molto vicino al comprenderci, in una teoria economico-affettiva rinvigorente nel tempo.

In essa e con essa, non ci si avvia alla perdita. Non al sacrificio.

Per questo, a certe particolari riflessioni non si dovrebbe scantonare; mai pensare che possano giacere in noi, sine die, estraniate e disarmoniche.

Non sarebbe neppure il caso di voltarsi dall’altra parte qualora le intravvedessimo sulla nostra strada: distanti, ma fulminee nell’assalirci.  Al contrario, si approfitti della loro utile spinta propulsiva.

In conclusione, agire similmente al surfista mentre aspetta l’onda: né prima, né dopo. Durante.

Massimiliano Barbin Bertorelli

Leggi l’articolo originale: I benefici effetti dell’indole meditativa – Il Nano Morgante

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